Stamattina mi sono alzato (tardi) ed era tutto grigio e coperto. Non era freddo, ma le nuvole erano basse e minacciava pioggia. Ma il mondo mi sembrava splendido. Tutto insolitamente bello e pittoresco.
Sono due notti che dormo come un sasso. Sono due giorni che non vedo Angela. E mi sembra già un tempo lunghissimo. Come è possibile che una perfetta sconosciuta, compaia all’improvviso e piombi nella tua testa, occupi tutti i tuoi pensieri e ti faccia vedere tutto il mondo in maniera diversa?
Oggi il brutto tempo mi sembra bello. Sento molti più rumori nel bosco, come se riuscissi a percepire pure la goccia che scivola a terra cadendo da un fil di erba o il rumore delle zampette di uno scarafaggio che cammina sulle foglie nel bosco. Si dai, forse sto esagerando. Non sono diventato uno dei supereroi Marvell. Ma mi sento davvero tutti i sensi aumentati.
Ho ripreso a scrivere con entusiasmo e passione, mi sento pieno di energie, idee e progetti. Anche Argo, mi sembra particolarmente in forma. Anche l’erba mi sembra crescita ed i fiori più sbocciati.
Oggi ho la riprova che la nostra mente, le nostre emozioni e percezioni siano i veri responsabili della “creazione” del nostro mondo. Non è un pensiero zen o filosofico. Men che meno religioso. Lo penso da sempre, ed è facile sperimentarlo. Credo fermamente che il pensieri siano quelli che guidino la mente, che indirizzino la visione che abbiamo del mondo. I pensieri plasmano il nostro mondo. Basta poco per essere felici. Davvero poco. E la felicità arriva sempre dai rapporti umani, dal contatto con le persone. Spesso ce lo dimentichiamo. Pensiamo che gli oggetti che compriamo, desideriamo o utilizziamo ci diano gioia. Forse si, magari all’inizio. Ma non è la Felicità, quella con l’iniziale maiuscola. Ma viviamo in un mondo materialista. Dove le cose, in primis il denaro, conta più dei sentimenti. Non mi ci ritrovo. Sono in baita anche per questo.
Una cosa strana, è che non conosco nemmeno il cognome di Angela. Non so dove abiti, so solo che vive in paese. Non ci siamo scambiati il numero di telefono. Vorrei chiamarla, vorrei scriverle. In certi momenti mi sono dato dell’idiota, ma come ho fatto a non chiederle il numero. Poi penso, bhe, nemmeno lei l’ha chiesto a me, magari l’ha fatto apposta, per non essere richiamata. Ma allora sarebbe un mostro… e via così, con mille pensieri, uno più sciocco e più assurdo dell’altro.
Nel pomeriggio proverò a scendere in paese. Chiederò a qualcuno, proverò a domandare, in maniera molto cauta e cercando di non destare sospetti, se qualcuno la conosce e sa dove abiti. No, non per farle una sorpresa bussando alla sua porta, ma solo per vedere dove vive, con chi vive. Magari se sono fortunato la incrocio sotto casa. Così, fortuitamente.
Lei mi manca. Sento ancora il suo profumo. Rivedo tutte le sue espressioni ed i suoi gesti. Sogno di poterla rivedere. E mi struggo e mi faccio del male pensando, un secondo dopo, che magari a lei non importa di me. Potrei esser stato un divertimento passeggero. Uno sfizio da togliersi, così, tanto per, tanto per passare una bella serata. Se chiudo gli occhi riesco a rivederla in ogni dettaglio. In ogni piccolo particolare. Oggi mi accontenterò di questo. Vorrei fantasticare su una bellissima storia d’amore. Per una volta tanto godendomi il momento. Senza rovinarlo con pensieri negativi. Vediamo se la mente plasma davvero la nostra realtà.