Ieri sera non ho chiuso bene gli scuri della camera ed oggi, alle cinque del mattino, le prime luci dell’alba illuminavano il mio letto come un lampione. Mi sono alzato con l’intenzione di chiudere meglio e di tornare a dormire. In realtà lo spettacolo del bosco alla mattina mi ha incantato.

Era la prima volta, da quando sono rientrato in baita, che mi sono svegliato presto. Le prime ore del giorno mi hanno sempre affascinato. Ho sempre vissuto in città e ricordo con piacere la strana sensazione di essere in giro all’alba, tra i pochi sveglio, con il resto del mondo ancora sotto le coperte. Mi alzavo presto, spesso, per accompagnare mia madre in ospedale, quando aveva il turno della mattina, dalle 6 alle 14. In giro c’erano solo i furgoni che consegnavano giornali e pane. Andavano come i pazzi, tagliando le curve e saltando le precedenze. E consegnavano lasciando fuori dai negozi la loro merce, con grande fiducia verso il prossimo. Lungo i marciapiedi solo qualche insonne padrone che portava a spasso il cane. Poi silenzio. La città dormiva.

Mi è sempre piaciuto guardare dentro le case. Specie la mattina o la sera, quando la gente accende la luce e si fa vedere. La mattina è speciale. A volte, se si è fortunati, si riesce ad osservare la sveglia delle persone, la prima apertura delle tapparelle, le prime luci che si accendono. A volte capita di incrociare gli sguardi. Di essere la prima persona vista in quella giornata. Chissà cosa faranno oggi, mi chiedevo. Chissà con che umore si saranno svegliati. Magari tristi, magari allegri e ben riposati. Magari per qualcuno sarà una giornata speciale. Per altri una giornata pessima. Magari qualcuno penserà: ” ed anche per oggi ci siamo svegliati”. Qualcun altro sicuramente avrebbe preferito dormire ancora un poco.

Questa mattina invece ho invertito la parte. Sono io che da dentro ho guardato fuori. Ho avuto la netta sensazione che il bosco si fermasse, che qualche animale mi stesse osservando incuriosito. Come io incuriosito amo guardare dentro le finestre. Spero si abituino a me. Spero si facciano vedere, prima o poi.

Stamattina ho sentito un sacco di suoni. Più che altro cinguettii. Credo siano i primi uccelli a svegliarsi. Dovrò documentarmi meglio, per scoprire chi canta nel bosco in montagna la mattina presto. Era un continuo parlare. Come se si rispondessero. Come se si cercassero. L’aria era frizzante e pulita. C’era profumo di fresco e di pulito. Difficile da spiegare. Ho respirato a pieni polmoni, ho lasciato la finestra aperta e sono tornato a letto sotto il piumino. Mi sono riaddormentato con i suoni del bosco al mattino.

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