La serata di ieri l’ho trascorsa con un amico. Uno dei migliori. Uno di quelli che conosci da sempre, che vedi raramente e che, quando lo incontri, ti sembra sempre di averlo appena visto. Che magari sono trascorsi mesi, ma il tempo non sembra nemmeno essere passato.

E’ arrivato nel pomeriggio e si è fermato a cena. Si è presentato con una bottiglia di porto in una mano ed un sacchetto pieno di salumi, speck e formaggi nell’altra. Ci siamo seduti a tavola a chiacchierare e spiluccare, con il sole che tramontava fuori dalla finestra. Quando  ci siamo alzati per trasferirci in poltrona, un tragitto di pochi metri, erano quasi le undici di sera. A conferma che con certe persone il tempo vola.

Ad un tratto, si parlava di potere, propaganda, mala tempera ed amenità varie, se ne esce con il domandone. Eravamo seduti in poltrona, un bicchiere di vino in mano, davanti al caminetto acceso, Argo dormiente ai nostri piedi, fuori una notte di montagna buia e gelida.

“Ma, secondo te, tu che hai sempre tante idee, che cos’è l’amore? che cos’è la felicità?”

“Ossignor” – mi aveva colto davvero alla sprovvista -“pensi davvero che qualcuno possa conoscere la risposta?”

“Speravo potessi avere qualche spunto”.

“Credo che non esista una risposta. Come per tutte le cose e per tutte le domande. E’ sempre una questione di prospettiva. Tutto è soggettivo, dipende da noi, dal nostro umore, dal momento in cui si risponde, dalle esperienze passate, dalle nostre convinzioni, insegnamenti. Tutto è relativo. Perchè tutto è in relazione con il resto del mondo. Non siamo unici, facciamo parte di un universo più ampio, che condizioniamo e da cui siamo condizionati”.

“Ok. Ma dunque? Cos’è l’amore?”

“Credo che il concetto di amore venga sempre calato nel rapporto tra due persone. Per me, invece, è qualcosa di superiore, che può anche non essere necessariamente rivolto ad un’altra persona. La passione è una misura dell’amore. Per me l’amore è quella sensazione di perfezione assoluta, quell’istante in cui tutto si incastra perfettamente: pace, benessere, gioia, godimento, passione… tutto assieme tutto nello stesso momento. Il tempo si ferma, siamo al centro di tutto, siamo dentro il tutto e siamo noi il tutto.  L’amore non è definibile, ma appare in un istante, che può durare a lungo, perchè l’amore sospende il tempo. E’ quel momento di bellezza assoluta e di appagamento totale. Quell’attimo in cui tutto torna e tutto sembra perfettamente incastrato, come raramente accade. Siamo noi il mondo. Siamo il nostro mondo. ”

Rimase pensieroso. Continuai il discorso, spostando l’attenzione sull’amore tra uomo e donna: “Pensa che il greco antico utilizzava ben dodici sfumature per definire l’amore, un sentimento complesso. Quello migliore è il cháris, che è l’amore idilliaco, perfetto e corrisposto. Si tratta dell’amore che si riscontra quando entrambi i partner nella coppia si concedono parimenti fisicamente e spiritualmente, senza riserve. Il cháris è il sentimento che porta al tipo di gioia forse più appagata e perfetta in relazione. Fortunati coloro che trovano la loro corrispondenza. Altro che anima gemella.”

“Cavolo” – si era bloccato, immobile, mi osservava. Il cervello che girava a mille – “Posso avere ancora un altro bicchiere di quel vino? se ha questo effetto, penso di amarlo”.