E sono 52.

Oggi mi festeggio da solo. E mi faccio gli auguri da solo. Le persone cui tengo, quelle per le quali vale la pena di vivere, quelle che mi sono vicine e da cui non vorrei mai allontarmi troppo, si sono ricordate di me e mi hanno fatto gli auguri. Apprezzati. Molto.

Riguardo alla solitudine, questa è un concetto astratto e soggettivo. Vivere da soli non significa essere soli. Ci sono persone che immerse nella folla si disperano per la solitudine. Probabilmente non si sono ancora accettate. Forse nemmeno si capiscono. Buon per loro.  Ricordo una frase di Charles Bukowski, memorabile:

«Solo i pazzi e i solitari
possono permettersi
di essere sé stessi.
I solitari, perché non hanno bisogno
di piacere a nessuno.
I pazzi, perché di piacere a qualcuno,
non gliene frega niente»

Detto questo, oggi sono sereno e felice. Le piogge ed i nuvoloni hanno lasciato spazio ad un cielo terso e sereno. Più tardi uscirò con Argo per una bella passeggiata. L’inizio di febbraio, passati i giorni della merla, l’ho sempre associato alla fine dell’inverno. Da febbraio le giornata iniziano visibilmente ad allungarsi, ci si alza con la luce ed il sole tramonta ogni giorno più tardi. Finalmente. Quest’anno i giorni scorsi sono stati miti. Piovosi ma non particolarmente freddi. Proprio ieri ho chiacchierato con un vecchio giù al paese che mi ha fatto notare che, secondo le tradizioni antiche e locali, quando i giorni della merla sono caldi, seguirà una primavera rigida, con l’inverno che ripartirà con giornate fredde e nevose. Staremo a vedere.

Non ho mai amato particolarmente i compleanni, non per la ricorrenza in sè, quanto, piuttosto, per le feste di compleanno. Ecco: adoro i compleanni, ma non sopporto le feste. Sono schivo e riservato, non mi piace essere al centro dell’attenzione. Apprezzo che la gente si ricordi di me, ma mi basta il pensiero. Sono quello che nelle feste si mette in disparte ad osservare, notare, prendere appunti. Sorrido e mi godo la festa. Senza stare sul palcoscenico.

Il giorno del compleanno è per me un momento di riflessione, quello in cui ti fermi un secondo a vedere dove sei, quanta strada hai fatto e quanta ne vorresti ancora fare. Non ho mai pensato “che vecchio!” e malamente sopporto chi festeggia il compleanno sentendosi addosso gli anni che passano. Sono vecchi davvero. Nel cervello. Nei pensieri. Probabilmente lo sono fin da giovani. Io, invece, mi sento giovane.

Tra gli auguri presi oggi mi è stata citata e “regalata” la seguente frase di Vittorio Alfieri:

“Volli, e sempre volli, e fortissimamente volli”

L’ho apprezzata tantissimo e fatta mia. Che io possa, anche negli anni futuri, non smettere mai di desiderare, di coltivare i miei sogni ed i miei desideri. Che io possa, negli anni futuri, continuare a perseverare ed a voler raggiungere i miei obiettivi, grandi e piccoli. La vita è come decidiamo di viverla. Possiamo subirla oppure possiamo viverla. Ogni tanto si deve lasciare spazio alla follia, perchè rincorra i nostri sogni.
Se trovi chi sogna i tuoi stessi sogni e riesci assieme a lasciarti andare alla follia, la vita cambia. E finalmente, magari, rischieresti di vivere davvero per ciò che si è.

Buon compleanno a me. Ogni anno che passa sono sempre più quello che vorrei essere. Felice, continuo ad andare avanti